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Il traguardo

Mirandola, il dottor Ghedini va in pensione: «Dopo 34 anni chiudo l’ambulatorio»

di Chiara Marchetti

	Il dottor Ghedini
Il dottor Ghedini

Una vita dedicata ai pazienti, ne seguiva quasi 1.600: «Alcuni di loro hanno pianto, ora ho più tempo per la famiglia»

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MIRANDOLA. Dopo una vita passata a curare i suoi pazienti, per il dottor Alessandro Ghedini è arrivata l’ora di andare in pensione. Mercoledì 22 gennaio è stato l’ultimo giorno di lavoro dello storico medico di medicina generale della città dei Pico, che ha cominciato a svolgere la sua amata professione nel 1991. «Devo ancora realizzare di essere in pensione – ammette – perché ho assistito alcuni pazienti fino a mercoledì sera. Giovedì è stato il primo giorno a casa e so che ci vorrà un po’ di tempo per abituarmi ai nuovi ritmi».

«Lavoro sfiancante»

Ghedini, 63 anni, avrebbe potuto andare in pensione già l’anno scorso, ma decise di continuare almeno un altro anno. «Non ero stanco come ora e sentivo che potevo ancora essere utile ai miei assistiti. Di recente, però, ho avuto un serio problema familiare che mi ha spinto a prendere la decisione di smettere di lavorare». Visite in ambulatorio, a domicilio e tanta burocrazia: il mestiere del medico di base, si sa, è impegnativo. «Se non avessi avuto questo problema in famiglia – continua Ghedini – avrei continuato un altro anno, ma non di più. È un lavoro che sfianca e, soprattutto, toglie tempo agli affetti. Da questo punto di vista, infatti, sono contento di essere finalmente a casa, così da potermi dedicare alle persone che mi stanno più a cuore». Per il momento, il dottore mirandolese ha deciso di fermarsi del tutto. «Alcuni colleghi mi hanno chiesto se posso sostituirli quest’estate quando andranno in ferie, ma ho risposto di no. Adesso devo pensare davvero solo alla mia famiglia, poi si vedrà».

Aveva quasi 1.600 pazienti

I suoi pazienti, ne aveva quasi 1.600, hanno capito le sue motivazioni senza, però, nascondere il loro dispiacere per la decisione. «Molte persone hanno pianto quando ho comunicato loro che andavo in pensione e altri mi hanno addirittura implorato di non andarci. Ho ricevuto tanto affetto e infiniti ringraziamenti, e di questo sono molto grato». A inizio dicembre, Ghedini ha cominciato ad avvertire i pazienti più bisognosi di cure in modo che potessero cercare un altro medico di base. Circa duecento persone hanno preferito cambiare dottore subito, mentre le altre 1.400 sono passate a un nuovo medico che sostituirà Ghedini almeno per un anno. «Voglio ringraziare l’Ausl di Modena che ha provveduto in tempo a trovare un collega che prendesse in cura i miei pazienti. A Mirandola ci sono quattordici medici di medicina generale e io sono dell'idea che ne servirebbero almeno altri tre. Purtroppo nessuno vuole venire a lavorare nella Bassa modenese per tanti motivi diversi». Dopo trentaquattro anni, Ghedini saluta il suo ambulatorio. «Voglio godermi il nuovo tempo libero a disposizione e spero tanto che il problema di famiglia si risolva al più presto. Poi, chissà, un giorno potrei tornare a visitare. Nella vita, mai dire mai».

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