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Il caso

Anche Modenantiquaria si sposta a BolognaFiere? Interrogazione alla giunta regionale

di Michele Fuoco

	Modenantiquaria si svolge da 34 anni a ModenaFiere
Modenantiquaria si svolge da 34 anni a ModenaFiere

Dopo il trasloco di Modena Play e Champagne Experience e la cancellazione di Skipass, c’è preoccupazione anche per il futuro della regina delle fiere all’ombra della Ghirlandina. Il consigliere regionale della Lega Tommaso Fiazza lancia l’allarme: «Va evitato questo ulteriore scippo»

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MODENA. Dopo Skipass, cancellato, Modena Play e Champagne Experience, spostati a BolognaFiere, Modena potrebbe perdere anche la regina delle fiere, Modenantiquaria. È la preoccupazione di Tommaso Fiazza, consigliere regionale della Lega, che ha presentato un’interrogazione alla giunta dell’Emilia Romagna per sapere se davvero uno degli eventi fieristici più prestigiosi nel calendario verrà trasferito da Modena a Bologna. «Adesso vogliono portarsi via anche Modenantiquaria. È un fatto gravissimo che colpisce l’identità e l’economia di Modena, e non possiamo stare a guardare. Modenantiquaria è un marchio storico, simbolo della cultura, dell’arte e della tradizione emiliana. Da 38 edizioni porta a Modena collezionisti, appassionati, turisti e operatori del settore. È un patrimonio da difendere, non da svendere a Bologna per logiche aziendali che nulla hanno a che fare con il territorio».

Le parole del Comune di Modena nell’ultima edizione

Un bene prezioso, quindi, che la città deve difendere. E una strenua difesa del grande evento è stata fatta da Paolo Zanca, Assessore a Rapporti con le partecipate, Promozione economica e attrattività del Comune di Modena, alla conferenza stampa dell’ultima edizione. «Modenantiquaria va protetta. È tra le più importanti del nostro paese, con grandi espositori non solo italiani. È legata alla nostra città e su essa abbiamo progetti che svilupperemo. La rassegna si inserisce con forza all’interno delle attività culturali, unite ad altre che il Comune sta preparando (l’ex Ospedale di Sant’Agostino). Le fiere a Modena ci sono e non spariscono. L’amministrazione comunale sta pensando di allagare le manifestazioni all’interno della città. Avremo dal prossimo anno una serie di contenitori e Modenantiqaria non è solo mercato, ma anche cultura. Crediamo in una simbiosi tra un mercato importante come Modenantiquaria e quello che si creerà attorno all’ex Ospedale Sant’Agostino».

L’interrogazione del consigliere regionale leghista Fiazza

Ma le dichiarazioni del consigliere della Lega sono tutt’altro che confortanti. «Modena Fiere è controllata al 100% da BolognaFiere. Già nel 2024 hanno spostato Skipass e Modena Play, ora si parla anche di Modenantiquaria. È evidente che c’è un disegno preciso per concentrare tutto su Bologna. Per questo – continua Fiazza – ho chiesto alla Regione se, come azionista di BolognaFiere, intende intervenire per evitare questo scippo. Modena non può continuare a perdere pezzi sotto gli occhi di una giunta che si riempie la bocca di parole come “territorialità” e poi lascia che eventi storicamente di richiamo vengano cancellati o spostati. Oltre al danno culturale c’è anche un impatto economico pesantissimo per hotel, ristoranti, negozi, artigiani. La Regione deve dire se è stata coinvolta nei processi decisionali e se intende attivarsi per tutelare le imprese locali penalizzate da queste scelte. È l’ennesima dimostrazione che con il centrosinistra la periferia viene sistematicamente messa da parte a vantaggio di una visione Bolognacentrica. Ma noi non ci stiamo: come anche gli antiquari chiedono, questa manifestazione deve restare a Modena».