Un campo con 30mila tulipani è nato a Castelnuovo: «Un regalo per mia figlia Sofia»
Tulip Wonderland è stato inaugurato nel fine settimana con mille persone presenti. L’idea è della 28enne Greta Turrini: «Mia figlia è affetta da una malattia rara, le avevo promesso una sorpresa così e al ritorno dall’ospedale Meyer di Firenze ho comprato i bulbi dall’Olanda»
CASTELNUOVO. «Ero all’ospedale per l’ennesimo ricovero di mia figlia. Quando mi hanno annunciato che doveva operarsi al cervello, ho alzato gli occhi e ho visto un tulipano dipinto nel vetro di una finestra dell’ambulatorio. È stato in quel momento che ho deciso che nella nostra azienda sarebbe dovuto nascere un campo di tulipani, bello e coloratissimo. E così è stato». Parola di Greta Turrini, 28 anni, mamma di Sofia, una bambina di 5 anni affetta da un malattia genetica rarissima. Quel campo fiorito che a maggio dell’anno scorso era solo un pensiero, nato in un momento piuttosto delicato, oggi è diventato realtà.
La festa
Domenica, in occasione dell’aperitivo di inaugurazione di Tulip Wonderland, erano presenti più di 1000 persone, che si sono regalati momenti di spensieratezza, immersi nella suggestiva cornice di colori e profumi. «Appena sono tornata dal ricovero, all’ospedale Meyer di Firenze, – spiega Turrini – ho comprato 30mila bulbi dall’Olanda e li ho piantati per essere pronti in primavera. Domenica è stato un momento bellissimo: non mi aspettavo tanta affluenza, eravamo in un migliaio! Abbiamo riso, ballato e scherzato, è stato un momento bellissimo. Abbiamo allestito una lunghe file di pallet, le persone hanno sorseggiato drink in mezzo ai fiori. Spero sia il primo di una lunga serie».
Di cosa si tratta
Tulip Wonderland è qualcosa in più di un “semplice” campo di tulipani: «Ho voluto creare diverse attività: oltre agli aperitivi al tramonto, organizziamo laboratori artistici su prenotazione, in cui i bambini dipingono e costruiscono gli aquiloni. Inoltre, - continua - sabato e domenica, ci sarà la caccia alle uova nascoste da colorare, e tutti i giorni facciamo la visita alla casetta del “guardiano” del parco, oltre la visita di Peppa Pig delle 16, il personaggio preferito da mia figlia, che insceno grazie a un travestimento. I bambini vanno pazzi per queste attrazioni, i primi giorni sono stati un vero successo. I tulipani in fiore resistono un paio di settimane, dobbiamo approfittarne finche ci sono».
La storia
Quella di Sofia e della sua famiglia è una storia di coraggio e rinascita, di chi ha saputo risollevarsi da una diagnosi piuttosto dura: «Dopo l’anno di vita, Sofia ha iniziato ad avere i primi attacchi epilettici. Così abbiamo iniziato il calvario delle visite e accertamenti, e la diagnosi è stata una doccia fredda: la bambina ha il gene Ktm2e modificato. Solo in 27 al mondo hanno questo gene modificato, ma Sofia ha una variante ancora più specifica di questa mutazione, una condizione che ancora non è trattata dalla letteratura. Per quanto ne sappiamo, quindi, al momento è l’unica al mondo. Ringrazio di cuore gli specialisti dell’ospedale Meyer, in particolare il professore di neuroscienze Renzo Guerrini e di neurochirurgia Flavio Giordano e la dottoressa Ilaria Galli e tutto il resto dell’équipe medica. Appena ho saputo della malattia, ho voluto chiamare “Sofia” il nome della nostra azienda agricola, nata nel 2022, gestita da mio marito e io. Questo è il nostro piccolo regno: coltiviamo ciliegie, fragole, pesche, albicocche, amarene, e siamo innamorati della campagna», conclude Turrini. L’azienda agricola Sofia si trova in via Paletti 17 nel fondo “Mattia Medici”, mentre i prossimi aperitivi tra i tulipani saranno sabato e domenica.