Tasse evase per oltre 300mila euro: nei guai due imprenditori di Cavezzo
Nel 2019 avevano dichiarato un fatturato inferiore del 90 per cento rispetto a quello reale
Cavezzo Hanno dichiarato redditi di gran lunga inferiore rispetto a quelli reali, in alcuni casi anche del 90 per cento, eludendo il fisco per centinaia di migliaia di euro. Per questo motivo è scattato un sequestro preventivo di oltre 300mila euro ai danni di due imprenditori di Cavezzo, rispettivamente legale rappresentante e amministratore di una ditta individuale attiva nel settore tessile.
L’indagine
Tutto è venuto a galla durante un accertamento fiscale effettuato dalla guardia di finanza della Compagnia di Carpi, che ha scoperto alcune scritture contabili che abbattevano in modo sospetto i ricavi dell’azienda. I due sono indagati per il reato di dichiarazione infedele, ovvero una dichiarazione dei redditi che riporta valori non veritieri con l’intento di eludere il fisco.
Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito di una verifica fiscale effettuata dai Finanzieri della Compagnia di Carpi, nell’ambito della quale è stato rilevato come la ditta individuale avesse indicato nelle dichiarazioni dei redditi ricavi di gran lunga inferiori rispetto a quelli effettivi. Nello specifico, l’attività ispettiva ha consentito scoprire che, alla fine del periodo d’imposta, erano state apportate in contabilità alcune scritture, prive di riferimento ad operazioni realmente esistenti, che avevano comportato l’indebito abbattimento del reddito imponibile per oltre il 90 per cento nel 2019 e il 75 per cento nel 2021. Inoltre, è stato accertato che l’impresa era di fatto gestita da una persona diversa legale rappresentante della ditta.
Il provvedimento
La procura, sulla base delle fonti di prova acquisite, ha chiesto l’applicazione della misura cautelare reale al gip del tribunale di Modena che ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di denaro per un importo pari ad euro 330mila euro corrispondenti alle imposte evase nelle due annualità. All’esito delle attività, sono stati sequestrati quattro immobili: tre appartamenti e un magazzino nel comune di Cavezzo, oltre a un’auto. Tutto era intestato al figlio dell’amministratore di fatto della ditta individuale, per un valore complessivo di oltre 250mila euro.
Si precisa che le persone indagate sono da ritenersi presunte innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna.
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