Credito al consumo, boom di finanziamenti per gli acquisti a rate in Emilia Romagna: consigli, Taeg e cosa c’è da sapere
Nel 2024 il volume è aumentato del 5,3%, nello stesso periodo si è registrata anche una modesta di ripresa dei prestiti alle famiglie. A febbraio il Taeg sulle nuove operazioni ha toccato il 10,45%. Continua anche il fenomeno della cessione del quinto dello stipendio
MODENA. Continua la corsa del credito al consumo in Italia e l’Emilia Romagna spicca per la percentuale di incremento maggiore in questo tipo di acquisto. Insomma in tempo di crisi nei bilanci familiari o di difficoltà, non si rinuncia all’acquisto preferendo indebitarsi per i mesi successivi pur di acquistare i beni di cui si ha bisogno. Nel 2024 il volume dei finanziamenti è aumentato del 5,3%, passando rispetto alla fine del 2023 da 160,7 a 169,3 miliardi. Nello stesso periodo si è registrata anche una modesta ripresa dei prestiti complessivi erogati alle famiglie (+ 0,5%). L'Italia si conferma ai primi posti in Europa per i costi che i consumatori sono chiamati a sopportare sui finanziamenti personali: una tendenza, questa, che si consolida nel 2025. A rilevarlo è la Fondazione Fiba di First Cisl, nella sua analisi periodica condotta su dati Bankitalia e Bce.
L’analisi su Paesi europei e regioni italiane
A febbraio il Taeg sulle nuove operazioni ha toccato il 10,45%, dato che resta significativamente più elevato sia rispetto alla media dell'area euro (8,38%) che a quelli di Francia (6,73%) e Germania (8,34%). Il percorso di discesa che aveva segnato l'ultima parte del 2024 si era interrotto già a gennaio. Proseguendo nel confronto europeo, il nostro Paese svetta anche per quanto riguarda la quota destinata al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti: a febbraio ci siamo attestati al 18,9% contro una media dell'area euro dell'11,1%. Lontane, in questa classifica, restano Germania e Francia, che si fermano rispettivamente al 9,5% ed al 12,7%. Tra le regioni, nell'ultimo trimestre del 2024 l'aumento maggiore si è registrato in Emilia Romagna (+ 2,01%), Toscana (+ 1,97%) e Lombardia (1,86%), quello minore in Campania (+ 1,14%).
Gli acquisti più gettonati dai consumatori
Ma per cosa ci si indebita per acquistare beni al consumo? Elettronica di consumo, elettrodomestici e viaggi sono gli acquisti che più di frequente sono oggetto di dilazione e il credito al consumo si conferma come elemento sempre più centrale nelle dinamiche di evoluzione del mercato e della concorrenza. Quanto all’identikit del consumatore a rate, i principali usufruitori di questo tipo di acquisti sono i lavoratori dipendenti e pensionati della classe media alle prese con spese familiari in salita, magari con qualche imprevisto, e che quindi decidono di accompagnare le loro spese attraverso un ricorso maggiore al credito al consumo. Per il credito al consumo il profilo parla soprattutto di un lavoratore dipendente, con un’età superiore ai 35 anni e un livello di studio medio alto. Ma di recente c’è stato un aumento dei giovani, che magari non vogliono rinunciare al telefonino di ultima generazione o all’auto dei sogni.
La situazione dei mutui da inizio annno
Sul versante dei mutui, l’inizio del 2025 segna un nuovo inasprimento delle condizioni di finanziamento. Dopo la diminuzione di gennaio, a febbraio infatti si assiste ad un aumento del Taeg (dal 3,5% al 3,58%) che interrompe la tendenza alla flessione dei tassi innescatasi già prima che la Bce iniziasse, a partire dal giugno scorso, a rivedere la sua politica monetaria restrittiva. Il caso italiano non è isolato: nell’area euro la parabola discendente del Taeg si è allungata fino a gennaio per poi invertire la rotta a febbraio (dal 3,41% al 3,61%). Lo stesso andamento si è riscontrato in Francia (dal 3,67% al 3,68%) ed in Germania (dal 3,56% al 3,63%).
La cessione del quinto dello stipendio
Dall’analisi emerge inoltre che in Italia la rischiosità del credito, rappresentata dal tasso di deterioramento dei prestiti alle famiglie calcolato in relazione al numero degli affidati, non solo è rimasta su livelli contenuti ma è calata costantemente nel corso del 2024 (da 0,262% a 0,222%). Guardando ai dati su base regionale, le difficoltà maggiori si registrano al Sud, con il picco in Sicilia (0,352%), seguita da Campania (0,349%) e Calabria (0,328%). Va segnalata inoltre la crescita continua del fenomeno della cessione del quinto dello stipendio, una forma di prestito che, quando correlato ai consumi, denota implicazioni sul terreno sociale che non possono non destare preoccupazione. Dal 2011 alla fine del 2024 l'ammontare di questi prestiti è pressoché raddoppiato, passando da poco più di 10 miliardi ad oltre 18 miliardi. Nell'ultimo anno la crescita è stata dell'1,1%.
Sei cose da sapere e consigli utili per i consumatori
- Cosa si intende per credito al consumo. Per credito al consumo si intende il credito per l’acquisto di beni e servizi (credito finalizzato) ovvero per soddisfare esigenze di natura personale (ad esempio: prestito personale, cessione del quinto dello stipendio) concesso ad una persona fisica (consumatore). Il credito al consumo può assumere la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati ovvero di prestito o altra analoga facilitazione finanziaria. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore. Nella prassi, il contratto può essere concluso presso gli esercizi commerciali convenzionati con le banche o gli intermediari finanziari dietro presentazione di documenti, tra i quali la busta paga.
- Finanziamento di varie tipologie. ll credito al consumo raccoglie differenti formule di finanziamento ai privati (prestiti), finalizzati all’acquisto di beni o servizi. Tutte le formule di finanziamento rientranti nel credito al consumo (per la maggior parte prestiti personali, credito rotativo o revolving, credito classico finalizzato) prevedono il cosiddetto beneficio del termine ovvero la restituzione dilazionata – tramite rate periodiche con cadenza di regola mensile – delle somme prese a prestito, oltre agli interessi e alle spese connesse, ove previsti preventivamente in fase contrattuale tra chi anticipa le somme di denaro e chi si impegna a restituirle. Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) è un indice del costo complessivo del contratto di credito al consumo. Nelle forme del finanziamento ha una durata variabile da 12 mesi a 72 mesi.
- Prestito personale attraverso l’istituto bancario. Per questo tipo di accesso al finanziamento, in occasione della sottoscrizione del contratto sono definite le condizioni tra cui il tasso di interesse, l’importo della rata, le date di versamento delle rate e la durata del finanziamento. Importante da sottolineare che tutti questi elementi restano fissi per l’intera durata del rapporto. Solitamente è distribuito prevalentemente in banca, ma anche in filiali di società specializzate oppure tramite negozi commerciali o agenti convenzionati ad istituti di erogazione del credito. a cosa serve: a dilazionare impegni economici a volte anche di importo rilevante e/o per lunghi periodi di tempo. Il prestito personale è particolarmente adatto a finanziare l’acquisto di veicoli, annessi immobiliari, ristrutturazioni edili.
- Credito in negozio. Credito classico è quello per i consumatori privati. Alla sottoscrizione del contratto, oltre alla descrizione analitica dei beni/servizi finanziati, vengono anche definite le condizioni tra cui il tasso di interesse, l’importo della rata, le date di versamento delle rate, e la durata del finanziamento. Tutti questi elementi restano fissi per l’intera durata del rapporto. Viene distribuito prevalentemente tramite negozi commerciali convenzionati con gli istituti di erogazione del credito. Serve: a dilazionare acquisti di beni o servizi di importo a volte anche rilevante e per periodi di tempo estremamente brevi (es. 6 mesi) o anche lunghi (es. 5 anni). È adatto a finanziare l’acquisto di veicoli, di mobilio, di elettrodomestici e prodotti di elettronica di consumo, restando nel punto vendita. Ottenendo subito l’oggetto desiderato.
- Diritti del consumatore/1. Ricordiamo alcuni fondamentali diritti del Consumatore. Ha diritto a ricevere, gratuitamente, copia del testo del contratto idoneo per la stipula che include il modulo denominato “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori”, riepilogativo delle principali condizioni economiche e contrattuali; ottenere la forma scritta del contratto. Nel caso di inosservanza della forma scritta il contratto è nullo; ottenere per iscritto notifica di qualunque modifica unilaterale delle condizioni contrattuali; ricevere, almeno una volta l’anno, una comunicazione completa e chiara in merito allo svolgimento del rapporto e un aggiornato quadro delle condizioni applicate. Il consumatore ha facoltà di adempiere in via anticipata o di recedere dal contratto senza penalità.
- Diritti del consumatore/2. Il consumatore ha anche il diruitto di ottenere che sul contratto da firmare siano indicati: l’ammontare e le modalità del finanziamento; il numero, gli importi e la scadenza delle singole rate; il Taeg che indica il costo totale del credito e il costo totale del credito a sua volta indica gli interessi e tutti gli altri costi, incluse le commissioni, le imposte e le altre spese, ad eccezioni di quelle notarili, che il consumatore deve pagare in relazione al contratto di credito e di cui chi eroga il credito è a conoscenza. Sono incluse le commissioni, le imposte e le altre spese, e compresi i premi assicurativi, se la conclusione di un contratto avente ad oggetto tali servizi è un requisito per ottenere il credito o per ottenerlo alle condizioni offerte. Le eventuali garanzie richieste; le eventuali coperture assicurative richieste al consumatore.