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Carpi, altra trasferta da incubo: la Vis Pesaro fa poker e vince

di Fabio Garagnani

	Sereni fermato dai giocatori della Vis Pesaro (foto Alessandro Torelli)
Sereni fermato dai giocatori della Vis Pesaro (foto Alessandro Torelli)

I biancorossi di Serpini incassano la quarta sconfitta consecutiva lontano dal Cabassi. Durissima lezione e 4 gol sul groppone: doppietta di Nicastro e Okoro per i marchigiani

26 ottobre 2024
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PESARO. Il Carpi formato trasferta sa solo perdere: a Pesaro ha rimediato la quarta sconfitta consecutiva lontano dalle mura del Cabassi al termine di novanta minuti dominati in lungo e in largo dai padroni di casa. Troppi gli errori e le disattenzioni difensive, troppo basso il ritmo e di conseguenza troppo evanescente la fase offensiva.

Un combinato di elementi che ha fatto sì che al Benelli il risultato non sia mai stato in discussione dopo il vantaggio dei padroni di casa, arrivato dopo una ventina di minuti per essere arrotondato a fine primo tempo e trasformato in goleada nel secondo.

La squadra di Serpini ha confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, di aver perso smalto e incisività da quando priva degli infortunati Mandelli e Cortesi. Le contromisure, compresa la difesa a tre, fin qui non hanno dato gli esiti sperati.

Il piccolo turnover di Serpini

Gli impegni ravvicinati spingono mister Serpini a un piccolo turnover, dal quale trae profitto Cecotti, alla prima da titolare sulla fascia mancina. Lo schema di gioco ripropone i tre difensori centrali, tra i quali si registra il ritorno di capitan Calanca, anche per l’assenza dell’infortunato Rossini. Davanti, Sereni e Saporetti danno manforte a Sall in posizione centrale. In casa amaranto, mister Stellone ritrova il Carpi dopo oltre tre anni e schiera due punte che si riveleranno decisive: Nicastro e Okoro.

L’avvio di gara è equilibrato, col Carpi che tenta anche un paio di sortite in area marchigiana, ma dopo una quindicina di minuti la partita diventa un vero e proprio film dell’orrore per gli ospiti. La squadra di Serpini è farraginosa nella costruzione dal basso, perde spesso palla e con l’incedere dei minuti perde anche il ritmo, concedendo tempi e praterie agli avversari.

Primi campanelli d'allarme e svantaggio

I primi campanelli d’allarme squillano su tre conclusioni dalla distanza sulle quali Peixoto, Di Paola e Nicastro non centrano lo specchio ma al 19’ è proprio quest’ultimo a raccogliere il cross da sinistra di Cannavò a due passi dalla linea di porta. Questa volta, per l’esperto attaccante, è un gioco da ragazzi infilare di piatto. Nell’occasione, capitan Calanca si lamenta con gli avversari che avevano proseguito il gioco con Saporetti a terra.

La reazione degli ospiti si limita a un colpo di testa di Panelli bloccato senza problemi da Vukovic, poi è solo Vis, pericolosa con Okoro e Paganini prima dell’errore da matita rossa di Zagnoni: al 36’, su fallo laterale, perde la marcatura su Okoro che si presenta tutto solo davanti a Sorzi per realizzare di forza il raddoppio. Dopo pochi minuti, il portiere biancorosso compie un vero e proprio miracolo levando dall’angolino la conclusione di Nicastro e evitando il prematuro naufragio. Per il Carpi è solo rimandato.

La Vis Pesaro controlla e dilaga

Serpini cambia al rientro in campo: dentro Figoli per Panelli e Mazzali per Cecotti, mentre in difesa si ritorna a quattro, con Calanca e Zagnoni centrali. La Vis sembra accontentarsi e si limita a controllare i tentativi sterili del Carpi che trovano forma in un paio di tentativi da fuori mai vicini allo specchio.

Le note di cronaca si limitano di fatto ai cambi, con Stanzani e Gerbi che si avvicendano son Saporetti e Sall. Al 26’ i padroni di casa chiudono definitivamente la partita con un ricamo di Okoro, autore di una conclusione spettacolare: controllo e conclusione dal vertice destro dell’area che centra il sette dalla parte opposta. C’è ancora tempo per il quarto gol, firmato ancora da Nicastro, innescato in verticale da Zoia.