Gazzetta di Modena

Sport

Modena Calcio
Calcio Serie B

Ecco quanto ha speso Rivetti per fare crescere il “suo” Modena

di Riccardo Panini
Ecco quanto ha speso Rivetti per fare crescere il “suo” Modena

Bilancio ripianato con 7 milioni: la Rivetex “cancella” così la perdita di 6,4 milioni. Investimento di 8 milioni già versati per il centro sportivo. E sul Braglia...

25 novembre 2024
5 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Se dal punto di vista della classifica i tifosi gialloblù dovranno convivere, si spera ancora per poco, con qualche apprensione, non c'è dubbio che dal lato finanziario possono dormire tra due guanciali di piuma d'oca, ovviamente... Stone Island! Nei giorni scorsi è stato depositato il bilancio del Modena Fc 2018 srl relativo all'esercizio che va dal primo luglio 2023 al 30 giugno 2024. Ciò che emerge è una solidità societaria che, grazie ai Rivetti, saranno di certo in tanti ad invidiare al club canarino; e non solo in Serie B.

Perdita ripianata

Il bilancio si è chiuso con una perdita pari a 6 milioni 473.602 mila euro (dopo il concordato fiscale di Rivetex per 1,85 milioni). Un disavanzo già totalmente ripianato dalla famiglia Rivetti attraverso la Rivetex, finanziaria di famiglia, controllante del Modena Fc. Il bilancio è chiaro e nella nota introduttiva precisa che «il patrimonio netto permane su livelli positivi ed in grado di garantire la continuità aziendale, anche a seguito delle risorse che via via saranno apportate». Infatti, il versamento in conto capitale di 7 milioni e 200 mila euro è il dato più importante che emerge dai conti della società canarina. Il valore della produzione (16.763.487) è cresciuto del 14% rispetto all'esercizio precedente grazie ad aumenti dei proventi delle sponsorizzazioni (3%) ed un aumento dei diritti televisivi (15%) mentre i ricavi della vendita di biglietti e abbonamenti è rimasto sostanzialmente invariato (1,8 milioni di euro). Identico l'incremento dei costi (14%); gli ammortamenti dei contratti dei giocatori sono cresciuti del 61% con un costo del personale salito del 10% rispetto all'anno precedente. Ma ecco un altro aspetto chiave: «per quanto riguarda la gestione finanziaria, la società non fa ricorso a capitale di debito» proprio grazie all'intervento attraverso Rivetex per fare fronte ai costi di gestione.

Monte ingaggi e stipendi

I dipendenti totali del Modena Fc sono 93; di questi, 76 fanno parte dello staff tecnico (giocatori, allenatori e tecnici in genere) 12 impiegati (2 quadri) e 5 operai. Il monte ingaggi e stipendi è pari a 13 milioni 634 mila euro. Facile quindi considerare che la quota destinata a tecnici e giocatori si aggira intorno ai 13 milioni. Nella classifica recentemente rilasciata dalla Lega Serie B riguardante proprio questo dato economico, il Modena risulta essere la società con il maggior incremento rispetto alla stagione precedente con un +1,9 milioni nel monte ingaggi; ben lontana però dai club di vertice come Sassuolo (33 milioni), Sampdoria (24), Palermo (23), Salernitana (20), Cremonese (23) e Pisa (18): molti di queste società si trascinano i carichi finanziari derivanti dalle recenti retrocessioni dalla Serie A.

Dare-Avere

Nei confronti delle altre società, il Modena vanta crediti pari a 1.545.000; questa una rapida carrellata. Dal Pisa per Bonfanti entro i 12 mesi il club gialloblù dovrà incassare 550 mila euro, più altri 500 oltre i 12 mesi. Per la valorizzazione di Riccio 35 mila dalla Juventus, 50 mila per Guarino dall'Empoli che però è stato più un caso clinico che non un effettivo valore aggiunto. La Juve Stabia dovrà versare 55 mila euro per Mosti, il Cesena 30 mila per Ogunseye ora all'Arezzo, lo Spezia 75 mila per Falcinelli. L'operazione che portò Azzi al Cagliari si chiuderà con un versamento finale degli isolani pari a 250 mila euro. Sul fronte dei debiti, questi alcuni dettagli. All'Inter il Modena dovrà versare 457 mila euro per la rivendita; a conti fatti dunque considerando che per Gliozzi il Modena dovrà versare al Pisa 350 mila euro dei 650 totali, lo scambio dello scorso gennaio ha prodotto per il club canarino una plusvalenza di circa 400 mila euro vista la cessione di Bonfanti chiusa a 1,5 milioni; all'Udinese 233 mila per Battistella, al Sutirol 175 mila per Zaro, ancora 200 mila al Lecce per Gargiulo. Il totale è di 2.538.000 (1,9 milioni entro i 12 mesi, 635 mila oltre i 12 mesi). Riguardo ai costi di acquisto iscritti a bilancio, i più rilevanti sono quelli di Palumbo per 1.535.000, Gargiulo 800 mila, Battistella 735 mila, Bozhanaj 523 mila, Gliozzi 648.560, 400 mila circa a testa per Santoro e per Zaro.

Il costo del mattone

Le radici sono affondate nel terreno nella zona del comune di Nonantola il 26 settembre di quest'anno. Il bilancio conferma che in data 31 agosto l'assemblea dei soci ha deliberato infatti il versamento in conto capitale di 8 milioni di euro a copertura dell'investimento e dei lavori di edificazione del nuovo centro sportivo.

Il Braglia in... Comune

Messaggio chiaro anche all'amministrazione. «La società – si legge – ha intenzione di proseguire, in condivisione con le amministrazione locali, nella realizzazione di progetti finalizzati ad instaurare un sempre più intenso e proficuo rapporto con la città di Modena e i suoi abitanti, attraverso la diffusione dello sport del calcio ed anche mediante una migliore immagine dello stadio». A buon intenditore... poche parole. Tanto più che si apprende che il Modena Fc ha costituito una società dilettantistica “Canarini 1912 Ssd” (capitale sociale 10.000 euro) «al fine di gestire e sviluppare le attività riguardanti all'avvicinamento dei giovani alla pratica dello sport del calcio, consolidare ulteriormente le relazioni con il territorio, diffondere i valori del Modena Fc: morali, tecnici, organizzativi e di prospettiva».

Conclusioni

In un calcio ormai dominato da fondi d'investimento, scatole cinesi a livello finanziario, padroni occulti e prestanome, mega debiti e fallimenti, non c'è dubbio che la famiglia Rivetti rappresenti un modello virtuoso di gestione ormai pressoché unico. La strada per arrivare ad obbiettivi di valore assoluto certo è ancora lunga, ma Gabrielli e Caliendo sono spettri del passato e i tifosi canarini hanno oggi la riprova scritta che passione e risorse non mancano affatto, senza mai dimenticare che Roma non è stata costruita in un giorno.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA