Gazzetta di Modena

NONANTOLA. 20 gennaio 2025. Una giornata che a suo modo può essere definita come storica. No, non è tifo gialloblù e nemmeno esagerazione. L’inizio del cantiere che darà vita al centro sportivo del Modena Calcio deve, per forza, essere considerato come un momento storico. Perché? Perché si parla di “Modenello” (termine poco gradito dal presidente canarino Carlo Rivetti), già dalla fine degli anni Ottanta. L’era calcistica era quella firmata da Francesco Farina, proprietario del Modena e figlio del Giussi già presidente del Milan. Già ai tempi, appunto, si parlava di centro sportivo. Di anni ne sono passati quasi quaranta, ma di centro sportivo nemmeno l’ombra. Fino a oggi.

Il centro sportivo

In via Maestra a Bagazzano di Nonantola, zona Navicello: 100mila metri quadrati (sì, centomila), pari a 10 ettari. 20mila di questi destinati a opere di urbanizzazioni per la comunità nonantolana e 5mila occupati dagli edifici che andranno a popolare il centro sportivo. Ventimila di questi donati alla comunità nonantolana e 5mila occupati dagli edifici che andranno a popolare il centro sportivo del Modena. Quattro campi, ma è si è già al lavoro per un quinto, e strutture dedicate alla prima squadra e alle giovanili (dalla sede, agli spogliatoi, a una mini arena da 200/300 posti). Diciotto milioni di investimento, due anni di lavori, ma l’obiettivo è di sfruttarlo prima con un ingresso graduale. Sono questi i (tanti) numeri che hanno caratterizzato un 20 gennaio storico. Il presidente del Modena, Carlo Rivetti, ha voluto dare vita ad un appuntamento con la stampa per il primo giorno di lavori alle porte di Nonantola. La prima fase, gestita dall’azienda “AeC costruzioni”, consiste nell’abbattimento degli edifici che caratterizzavano il ristorante/centro ippico Green Village. Il progetto, curato da “Studio Associati Techne”, prevede le strutture raccontate sopra. La strategia del Modena è quella di organizzare man mano le gare per gli appalti. Intanto si sta procedendo con l’abbattimento delle strutture esistenti.

Non solo centro sportivo

I lavori al centro sportivo certamente, ma non solo. L’intera area di Bagazzano sarà decisa a modificarsi con l’arrivo del Modena. Prima di tutto è pronta a nascere una rotatoria che servirà proprio il centro sportivo e che andrà a collegarlo alla Nonantolana. Il tutto per facilitare l’arrivo al maxi villaggio gialloblù. Uno scenario diverso da quello che, passando oggi davanti all’ex Green Village ci si può immaginare. Già, perché l’accesso attuale - quello da via Maestra - sarà in realtà il retro del centro sportivo. Lì, dove ora si trovano gli edifici che ospitavano il ristorante, ci saranno - più o meno - i campi da calcio. Previsti anche interventi di sicurezza legati a una zona comunque vicina al fiume.

Nome e curiosità

Ancora non si conosce il nome del centro sportivo. Detto dell’impossibilità di “Modenello”, difficile pensare a uno sponsor che presti - si fa per dire - il suo marchio. Magari, ispirandosi agli altri impianti di club blasonati, si potrebbe optare per nomi in stile Football center, oppure Training center. Rivetti non si è sbilanciato. Presenti alla posa della prima pietra - termine non corretto considerando che si sta smantellando per far rinasce - presente l’intero o quasi Stato maggiore del Modena Calcio oltre al sindaco nonantolano Tiziana Baccolini: Ilaria Mazzeo, amministratore delegato corporate, Mauro Malavasi, chief financial officer, e il direttore generale Andrea Russo. Con loro Carlo Rivetti che ha messo la sua firma sul 20 gennaio 2025, una giornata storica per la Modena del pallone e anche per Nonantola.