Modena, missione salvezza: «Puntiamo sull’effetto Braglia»
Alle 15 allo stadio Braglia la sfida contro il lanciatissimo Catanzaro. Paolo Mandelli: «Affrontiamo una squadra forte, fondamentale l’aspetto emotivo». Out Dellavalle e Defrel tra i canarini, Pontisso, La Mantia, Antonini e D’Alessandro tra i calabresi
MODENA. Archiviata l’ultima sosta, comincia la volata finale. Il Modena, reduce da due sconfitte consecutive, ospita al Braglia il Catanzaro (ore 15) con un solo obiettivo, tornare alla vittoria. Obiettivo non facile, per la forza dell’avversario, ma soprattutto per il momento psicologicamente complicato dei gialloblù. Il suo allenatore però invita a buttarsi tutto alle spalle, concentrandosi tutti insieme, giocatori e pubblico, su una positiva ripartenza, come sottolinea nel prepartita.
Mandelli, che settimane sono state dopo gli ultimi risultati negativi?
«Speravamo di arrivare a questa sosta con una classifica e un entusiasmo diversi, quindi la prima settimana è risultata un po’ nervosetta, giustamente perché non sono arrivati i risultati che volevamo. Nella seconda invece ci siamo concentrati sulla gara col Catanzaro per cercare di riprenderci i punti lasciati per strada, avendo ben presente solo il nostro vero obiettivo».
La salvezza?
«Fin dall’inizio della mia gestione mi era stato chiesto questo. Con l’iniziale serie positiva ci eravamo avvicinati alla zona play off, quindi erano cambiate le prospettive, ma poi quando c’era da mettere la zampata l’abbiamo sempre mancata. Quindi ora è giusto pensare solo alla salvezza, senza dimenticare che quando mi sono seduto su questo panchina il Modena era penultimo».
Il ritiro prepartita iniziato un giorno prima. Perché?
«Non è un ritiro punitivo, ma solo un’occasione per stare insieme un giorno in più e di questo i giocatori sono consapevoli».
Il Modena è la squadra che si è trovata più spesso in situazioni di svantaggio e l’unica in Italia a non avere mai segnato nel primo quarto d’ora. Come commenta questi dati?
«Sono evidenti, ma è difficile dare una spiegazione. Fermo restando che non bisogna essere schiavi dei numeri, come dimostrano quelli del possesso palla, non buoni quando andavamo bene, mentre ultimamente ci vedono davanti agli avversari di turno».
Nei giorni scorsi i tifosi hanno esposto striscioni molto eloquenti…
«In certi momenti è logico che ci siano queste situazioni. Tocca a noi fare in modo di uscire dopo la partita tra gli applausi e non sotto i fischi, quindi riportare la gente dalla nostra parte. Visto che su otto gare ne avremo cinque in casa, l’effetto-Braglia può essere determinante, perché quando questa terra e la città di Modena si compattano possono dare un apporto fondamentale e fare la differenza».
In questi ultimi tempi si è sentito in discussione?
«Io mi sento in discussione da quando avevo undici anni. Qui, dopo l’entusiasmo per la vittoria di Cittadella, sono bastate tre gare per cambiare tutto. Siamo tutti responsabili e bisogna evitare che si creino queste situazioni, senza aggrapparci ai rigori non dati o cancellati».
Arriva un Catanzaro in salute.
«È una squadra difficile da affrontare, gioca un bel calcio, è in fiducia, ha un buon palleggio e fa bene entrambe le fasi. Per noi comunque sarà fondamentale la parte emotiva, fatta di serenità, carica e attenzione».
Ultime dai campi e probabili formazioni
Rientro rimandato e assenza pesante per il Modena nel reparto di difesa in vista della gara col Catanzaro. Mister Mandelli ha infatti ufficializzato l’assenza di Alessandro Dellavalle che, dopo il turno di stop scontato contro la Juve Stabia, dovrà rimanere ancora una volta ai margini per un piccolo fastidio muscolare accusato negli ultimi giorni. Il problema non dovrebbe essere di particolare entità, ma tanto basta per escluderlo dalla gara in cui Mandelli dovrà valutare se riproporre dal primo minuto Cauz, in luogo di Vulikic, e se confermare Caldara e Zaro come interpreti rispettivamente sul centro destra e nel mezzo della difesa a tre. Sulla corsia destra rientra Di Pardo, che in settimana si è detto pronto a dare il suo contributo, ma il lungo stop impone cautela e, pertanto, difficilmente sarà schierato tra gli undici titolari. Molto probabile la conferma di Magnino che, seppur fuori ruolo, ha sempre dato certezze ed esperienza alla squadra. Altro dubbio da sciogliere quello legato al modulo e alla posizione in fase difensiva di Palumbo, che potrebbe anche fare ritorno sull’out di destra se dovesse essere rispolverato il 3-4-3 che era stato proposto fino a Cittadella. L’altra assenza importante sarà, infine, nel reparto avanzato dove mancherà Defrel, alle prese come Dellavalle con qualche acciacco muscolare apparentemente di poco conto, ma sufficiente per non consentirgli di scendere in campo. Prima della sosta con la Juve Stabia il tecnico gialloblù aveva varato la coppia d’attacco pesante con Gliozzi e Mendes, ma la mancanza di alternative a gara in corso e la necessità di avere giocatori in grado di saltare l’uomo potrebbe far propendere per il rientro di Caso dal primo minuto.
Qualche assenza, ma anche mirino puntato sui due pericoli numero uno in casa Catanzaro ovvero il difensore goleador Federico Bonini e l’attaccante Pietro Iemmello. Alla vigilia il mister Fabio Caserta ha messo in guardia i suoi dal valore del Modena che non è quello dato dalla classifica e al tempo stesso ha ufficializzato l’assenza per infortunio del centrocampista Pontisso. Out anche La Mantia, Antonini e D’Alessandro.
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