Gazzetta di Modena

L'evento

La voce di Antonella Ruggiero a Novi per un «Concerto versatile»

La voce di Antonella Ruggiero a Novi per un «Concerto versatile»

Al parco della Resistenza un viaggio nella musica tra successi intramontabili suoi e di altri in cui l’artista si divertirà a presentare brani in una veste inedita

29 giugno 2024
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NOVI. Sarà la cantante Antonella Ruggiero (ex voce dei Matia Bazar), con il suo “Concerto Versatile” a chiudere alle 21.30 di domani, domenica 30 giugno, al parco della Resistenza, la sedicesima edizione di AiaFolkFestival, la kermesse ideata e organizzata dal Coro Mondine di Novi. Ad accompagnare Antonella in questo viaggio Roberto Olzer, al pianoforte e organo liturgico e Roberto Colombo, vocoder e synth basso. Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panorama italiano, ha attraversato più di un quarto di secolo della musica italiana. Con le sue canzoni ha raccontato e seguito in parallelo l’evoluzione e la traiettoria dei costumi, del gusto del grande pubblico.

Prima con i Matia Bazar e poi, dagli anni Novanta, con una carriera solista, tanto variegata quanto di successo, la sua abilità di interprete, intrecciata ad una naturale curiosità, al desiderio di spaziare oltre i confini delle formule e dei linguaggi tradizionali, ha saputo toccare campi e punti virtualmente molto distanti tra loro. Queste differenti esperienze, venutesi a maturare in questi anni, vengono ora proposte da Antonella in un concerto che tocca tutti i suoi più grandi successi da “Vacanze romane” fino ad arrivare al più recente “Echi d’infinito”, andando così a interpretare in chiave tutta nuova brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana. Ma la carriera di Antonella Ruggiero non si è fermata al pop: negli ultimi anni ha infatti attraversato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana per poi spingersi nelle atmosfere di Broadway, il fado portoghese, la canzone d’autore e l’Italia a cavallo fra le due guerre. Pop, dunque, ma anche musica sacra e musiche dal mondo in questo recital che raggiunge anche i brani di alcuni celebri cantautori italiani, scoprendo però sempre nuove modalità di arrangiamento ed interpretazione.

Ma Antonella come sceglie i brani da interpretare? «Prima di tutto la canzone deve emozionarmi ed avere un significato - spiega l'artista - Mi ha aiutato molto in questi anni, l'aver lavorato con musicisti di differente estrazione, che sanno ancora meravigliarsi. Amo brani del repertorio classico, ma anche della musica d'autore; essendo genovese non posso non menzionare Fabrizio de André e Umberto Bindi. Sono autori che ritengo molto inclini ad una visione poetica della vita. Nessun concerto è mai uguale all’altro, nel senso che tutto si evolve in maniera differente, con lo scopo di presentare canzoni in una veste diversa, rispetto a quella che il pubblico già conosce».