Use-It Modena, nasce la mappa della città per un turismo giovane e inclusivo
Il progetto sarà lanciato alla polisportiva San Faustino e ha l’obiettivo di innovare il settore turistico locale attraverso processi partecipativi: i “local” saranno protagonisti
MODENA. Alle 18 di oggi, presso la polisportiva San Faustino di Modena, verrà lanciato il progetto “Use-It Modena – La mappa fatta dai local per un turismo giovane e inclusivo”. Il progetto ha l’obiettivo di innovare il settore turistico locale attraverso processi partecipativi: la comunità giovanile sarà invitata a raccontare la città da una prospettiva autentica, includendo luoghi non convenzionali e periferici. L’iniziativa mira a contrastare il turismo di massa e promuovere esperienze socialmente inclusive e sostenibili, libere da logiche commerciali.
L’iniziativa
Il progetto propone di esplorare la città e di creare una mappa che sarà distribuita gratuitamente in città e non solo: verrà inserita nel network europeo Use-It, raggiungendo 40 città in tutta Europa. Con l’affiliazione a Use-It, Modena entra a far parte di un circuito internazionale che promuove un turismo etico, giovane e low budget. L’evento è realizzato in collaborazione con il progetto “Mappe di comunità”, sostenuto da Hub in Polis; Use-It Modena è curato dalle associazioni Same Same Travels, Co-Creiamo, Modena Sobborghi e Pianeta con il sostegno della Fondazione di Modena. «Modena sta vivendo la sua epoca d’oro. Negli ultimi anni, il flusso turistico ha registrato un aumento esponenziale, dettato anche da operazioni di marketing territoriale di successo. Parallelamente però, l’offerta territoriale è andata standardizzandosi e appiattendosi, creando una città-prodotto a misura di turista ma non certo di abitante, men che meno se giovane – afferma Giovanni Bottari, socio fondatore di Same Same Travels, associazione modenese da anni impegnata nella progettazione turistica e culturale - L’automotive e il cibo sicuramente rappresentano dei tratti distintivi del territorio modenese ma non sono gli unici. Esiste tutta una parte di città, e di cittadini, esclusa da una valorizzazione e promozione che strizza l’occhio ad un turismo di fascia medio-alta, quando non di lusso. Diversamente, i giovani rappresentano un duplice valore per il territorio, sia dal punto di vista di ricaduta positiva sul territorio (banalmente tendono a soggiornare maggiormente sul territorio), che dal punto di vista di coinvolgimento nel processo decisionale, fondamentale per svecchiare il settore e portare nuova visione».
Quali sono i luoghi della città che secondo voi meritano maggiore visibilità?
«Se oggi prendete una qualsiasi mappa turistica della città, vedrete come l’unica area ad essere oggetto di interesse è il centro storico, come se fosse l’unica parte della città degna di nota. A differenza del centro, che per sua natura non si espande, la periferia pulsa, si sviluppa, si muove. È dinamicità e racconta l’anima vera e contemporanea della città. La periferia è giovane. Pensiamo agli spazi sociali, le realtà associative, i progetti di rigenerazione e le piccole realtà imprenditoriali che fioriscono nei sobborghi, non hanno queste un valore?».
I giovani coinvolti, che ruolo hanno di preciso?
«Il ruolo è ben descritto dal titolo del progetto: la mappa fatta dai local per un turismo giovane ed inclusivo. Noi saremo esclusivamente facilitatori del progetto: l’onere e onore del creare la mappa sarà lasciato interamente ai partecipanti. Questa mappa, oltre ad essere un oggetto utile e graficamente accattivante, è anche un atto politico: rivendichiamo un protagonismo giovanile nei processi decisionali che riguardano il nostro territorio. Questa è un’occasione importante per fare assomigliare la città un po’di più alla città che vogliamo. È la possibilità di dare una forma ad una visione. Il progetto vede la collaborazione di alcune associazioni: Same Same Travels, Modena Sobborghi, Pianeta, Mondo Barrio, Co-Creiamo, che si occupa di rigenerazione urbana e percorsi partecipativi, e Esn Modena e Reggio Emilia, network per l’accoglienza di studenti universitari stranieri. Abbiamo attivato tutti i nostri contatti di rete per cercare il massimo coinvolgimento da parte delle realtà sociali – associazioni, spazi e collettivi, centri giovani e gruppi scout – cercando di dare priorità a diversità e inclusione, elementi che vorremmo emergessero in maniera preponderante durante il processo di mappatura».
Come si svilupperà il progetto?
«A febbraio seguirà un percorso di mappatura condivisa della città, che ci aiuterà a creare le basi sulle quali andremo a sviluppare i contenuti della mappa. Uno staff editoriale seguirà la parte redazionale e contenutistica, mentre la grafica curerà la parte estetica. Puntiamo a presentare la versione ufficiale della mappa per il centenario della Polisportiva San Faustino, che ospiterà una parte del percorso, a giugno di quest’anno, per andare in stampa e occuparci della distribuzione tra luglio e agosto. A settembre, troverete le mappe ovunque. Per informazioni: useitmodena@gmail.com - 3351627175».