Gazzetta di Modena

Lo spettacolo

I colori dell’ansia: stasera al teatro Storchi torna “Invivavoce”

I colori dell’ansia: stasera al teatro Storchi torna “Invivavoce”

Appuntamento alle 20.30 allo Storchi per la seconda edizione dell’evento ideato dalla Gazzetta di Modena e dai quotidiani emiliani del Gruppo Sae per portare sul palco la voce dei ragazzi: dopo la profonda esperienza del 2024, quando il tema fu la violenza di genere, quest’anno si parla di ansia

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MODENA. Stasera al teatro Storchi (ore 20.30) torna “Invivavoce”, l’evento ideato dalla Gazzetta di Modena e dai quotidiani emiliani del Gruppo Sae che porta a teatro la voce dei ragazzi. E inizia da dove ci aveva lasciato lo scorso anno, cioè dalla forza stessa degli studenti. Dopo la profonda esperienza del 2024, quando i giovani scelsero di salire sul palco per parlare di violenza di genere, questa volta il tema sarà l’ansia. L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria sul sito Vivaticket.

Lo spettacolo

Protagonisti attivi di questa seconda stagione – il titolo scelto è “Invivavoce, echi d’ansia del nostro tempo” – sono stati in particolare studenti e studentesse di alcune scuole secondarie di secondo grado di Modena che hanno accettato di condividere con noi il proprio vissuto d’ansia e di ascoltarne l’eco, trasformandolo in terreno comune e spazio sicuro di elaborazione corale. Che colore ha l’ansia per gli e le adolescenti di oggi? Come si muove la paura dei e delle nostri/e giovani? Cosa risuona dentro alle esperienze di ciascuno di noi, quando si parla di aspettative sociali? E di prestazioni scolastiche e sportive, di attacchi di panico e di disturbi del comportamento alimentare? Quando si rompe lo specchio dell’Io, quali strategie e risorse si possono mettere in campo, per ricostruirsi accogliendo ed elaborando il dolore che le fratture recano con sé? Abbiamo accolto il disagio della loro generazione, attraverso la condivisione di numerose testimonianze, attivando differenti professionalità per trattare il tema, sollecitando una ricognizione riguardo al fenomeno dell’ansia e del disagio giovanile.

Il lavoro con i ragazzi

Merito della realizzazione di questo percorso e di ciò che vedrete sul palco stasera sarà anche soprattutto della collega Paola Ducci, alla quale è affidata la regia, della psicologa Francesca Scalise, che ha seguito i ragazzi in prima persona, e di Marika Minghetti, responsabile degli eventi e dei progetti culturali del Csi di Modena, associazione che in questo percorso ha un ruolo fondamentale. Dagli incontri con gli psicologi è nato un vero e proprio percorso, grazie anche alla preziosa collaborazione degli insegnanti, che ha portato a galla situazioni e vissuti fino a quel momento rimaste anche nell’ombra. L’arte, come sempre, è il mezzo che i ragazzi hanno utilizzato per raccontare ciò che hanno nel cuore e nel cervello. Così, accanto alla parte recitata, ci saranno come lo scorso anno anche la danza e la musica.

Parole, musica e danza

Parole, nomi e idee che chi verrà al teatro Storchi stasera sentirà pronunciare da un gruppo di giovanissimi attrici e attori, scovati tra i banchi di licei, istituti tecnici e professionali della città e le aule del primo anno di facoltà universitarie modenesi. Parole che vedrete anche interpretate da giovani danzatrici e danzatori delle scuole di danza, tra cui quella aerea Equilibra, affiliate al Csi, come La Capriola, Backstage,Talentho, Tersicore e Ars Movendi. Parole che si trasformeranno in musica, grazie alla professionalità e alla capacità interpretativa del pianista Gustavo Savino e delle voci di Irene Pignatti, Cecilia Preste, Giorgia Amati, Massimo Pasqualin e del duo musicale modenese emergente formato da Camilla Ronchetti e Francesca Basaglia che insieme sono le Opposite. Non resta che venire a teatro stasera, alle 20.30, quando il teatro Storchi diventerà quel palcoscenico che i ragazzi di Modena ci hanno chiesto “Invivavoce”. Vi aspettiamo.