Gazzetta di Modena

Musica

Nasce l’orchestra Luciano Pavarotti, a tenerla a battesimo anche Peppe Vessicchio

di Paola Ducci

	Parmiggiani, Mantovani, Zanolio e Vessicchio
Parmiggiani, Mantovani, Zanolio e Vessicchio

Nicoletta Mantovani lancia la formazione con sede nella Casa Museo del tenore, in stradello Nava a Modena: ne faranno parte tra i 20 e i 70 componenti aperti al contemporaneo e a dirigerla sarà il maestro Matteo Parmiggiani

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MODENA. È stato ufficializzata lunedì 19 maggio, presso la Casa Museo Luciano Pavarotti di stradello Nava a Modena, la nascita dell’Orchestra Fondazione Luciano Pavarotti, unica al mondo dedicata ad un tenore. «Un progetto artistico ambizioso e profondamente simbolico – ha commentato con emozione Nicoletta Mantovani – pensato per onorare l’eredità umana e artistica di Luciano che nasce con l’intento di dare nuova voce all’idea di musica senza confini che Luciano ha incarnato e promosso in tutto il mondo». E se con un video messaggio hanno fatto “in bocca al lupo” i tenori Placido Domingo, Josè Carreras e Vittorio Grigolo e i direttori d’orchestra Riccardo Muti e Leonardo De Amicis, era invece presente alla Casa Museo il maestro Peppe Vessicchio: «La nascita di un’orchestra è un evento meraviglioso visto che ormai in Italia è più facile vederle chiuderle. La musica è un linguaggio di pace e l’Orchestra Pavarotti non potrà che portare nel mondo questo messaggio e valore di cui abbiamo estremo bisogno».

Il direttore e i componenti

Forte di una solida formazione nella tradizione classica e, al contempo, proiettata verso una visione innovativa del fare musica, l’orchestra incarna appieno lo spirito del progetto artistico che sostiene. «Si configura come un organismo vivo e in continua evoluzione, composto da un organico flessibile di giovani musicisti professionisti e di musicisti professionisti con esperienza – spiega il maestro Matteo Parmiggiani, che ne ha assunto la direzione artistica – il cui numero può variare da un minimo di 20 a un massimo di più di 70 elementi a seconda delle occasioni. A caratterizzarla – continua il maestro – è una rara combinazione di competenza tecnica, sensibilità interpretativa e visione artistica: ogni componente, pur radicato nella grande tradizione classica, dimostra una spiccata apertura verso le nuove frontiere espressive della musica contemporanea e moderna». Il progetto orchestrale nasce con l’ambizione di coniugare l’eccellenza esecutiva con un’idea di cultura musicale accessibile, dinamica e al passo coi tempi. L’ensemble non si limita alla sola riproposizione del repertorio tradizionale, ma si pone come laboratorio creativo, pronto a dialogare con altri linguaggi artistici e a partecipare a produzioni multidisciplinari. Cuore pulsante dell’orchestra è un nucleo di prime parti di straordinario livello, protagonisti già affermati nel panorama musicale nazionale e internazionale, molti anche soci fondatori dell’ensemble. Tra questi si annoverano: Daniele Negrini (primo violino), Jacopo Paglia (primo violoncello), Annamaria Di Lauro (primo flauto), Andrea Centamore (primo oboe) e Alberto Condina (prima tromba). «A testimonianza dell’anima trasversale e moderna del progetto – puntualizza Parmiggiani – l’Orchestra Fondazione Luciano Pavarotti integra al suo interno anche una sezione ritmica (elemento raro in ambito sinfonico), guidata con esperienza e versatilità da Simone Santi. Questa scelta non solo artistica ma anche culturale – conclude il Maestro-rivela la volontà di esplorare territori sonori inediti, abbattendo i confini tra generi e stili e avvicinando così pubblici differenti, in un’ottica di inclusione e rinnovamento continuo».

Collaborazioni e concerti

L’orchestra è già impegnata in importanti collaborazioni con istituzioni prestigiose come: l’Accademia Chigiana di Siena per una residenza estiva dal 21 luglio al 2 agosto; il Festival Respighi di Bologna (ideato e diretto da Maurizio Scardovi e organizzato dalla Fondazione Musica Insieme) dove sarà protagonista in piazza Maggiore l’8 giugno per il concerto di apertura Festival; l’Arena di Verona il 30 settembre sul palco per Pavarotti ’90. Nel Modenese si esibirà il 26 giugno nel parco della Casa Museo nell’ambito della rassegna “Musica Maestro!” e al teatro comunale il 12 ottobre per il compleanno del Maestro. L’ensemble, patrocinata dal Comune di Modena con sede presso la Casa Museo, ha avviato anche una sinergia con l’agenzia internazionale Only Stage che supporterà lo sviluppo artistico, ma fondamentale è il contributo di Luigi Zanolio di Alternative Group, presidente del consiglio direttivo dell’orchestra: «Assumere la presidenza di questa orchestra è per me una scelta di coerenza e di passione che faccio con estrema convinzione – ha affermato – La frase del maestro Riccardo Muti “la musica è il pane dell’anima”, descrive ciò in cui crediamo, ovvero che senza bellezza condivisa, non c’è futuro condiviso. Questa realtà sarà il futuro».